giovedì, gennaio 17, 2008

Plinio il Vecchio e le terme di Bormio

O meglio dovrei titolare: Plinio il Vecchio e il falso delle terme di Bormio. Sì perché secondo me il fatto che Plinio ne parli nella sua Naturalis historia è una bufala bella e buona. Già qualche tempo fa avevo postato la traduzione del passo in questione intitolato "Mirabilia fontium et fluminum". Qui mi limito a riportare la prima frase del passo: "Ma la natura è stupefacente per il calore di innumerevoli fonti, cosa che avviene anche tra i gioghi delle Alpi e pure all’interno del mare tra l’Italia e Ischia nel golfo di Baia e all’interno del fiume Liri e in molti altri".

Alcuni "cultori" di storia locale prendono il passo in questione, ma ne riportano solo la prima parte, fino ad Alpi. Poi argomentano che, siccome Plinio era di Como, non poteva non conoscere la Valtellina. A riprova del fatto che non può trattarsi che di Bormio, osservano che Plinio usa il plurale fontium plurimorum, cioè di molte fonti, e che molte fonti termali tra i gioghi delle Alpi ci sono solo a Bormio, dove ne esistono ben nove.

Chiunque abbia un briciolo di dimestichezza con i classici (non serve un filologo, basta un onesto studente di liceo) e ha letto anche solo qualche brano di quella sterminata opera compilativa che è la Naturalis historia, sa che Plinio, da buon erudito antico, ama palesare le proprie conoscenze e citare luoghi e nomi appena può. Se davvero Plinio avesse sentito parlare delle terme di Bormio, a mio giudizio non avrebbe perso l'occasione per nominarle, cosa che fa invece con Ischia e tutta la serie di altri luoghi citati nel passo. Chi invece probabilmente le cita davvero per primo è Cassiodoro. Certo Cassiodoro non è un nome molto scic, vuoi mettere con Plinio!

Eppure non sono in pochi quelli che ci sono cascati, o quelli che fanno i salti mortali per non smentire un falso pubblicitario del marketing ottocentesco. Ne riparleremo.


2 commenti:

ducario ha detto...

E' una tesi coraggiosa, che sembra sostenuta dallo amore per la verità. io insisterei sulla interpretazione tradizionale. Approfondirò il problema.
Ducario

ghisolabella ha detto...

E' una tesi come un'altra, ma si basa sulla lettura delle fonti. Del resto non c'è assolutamente nulla nella letteratura scientifica che vada a suffragare la cosiddetta "interpretazione tradizionale".
Guglielmo Scaramellini dell'Università Statale di Milano ha apprezzato questa opinione nel corso della discussione di una tesi di laurea sulle terme.