In vino veritas.
I latini avevano una predilezione per i proverbi sul vino. Anche nella poesia di Orazio ci sono continui richiami al vino schietto, quello che si beve per la morte del tiranno, quello che Leuconoe saggiamente filtra e mesce con due parti d'acqua o che il coppiere versa al poeta sotto un pergolato. La loro era una società agricola e il vino faceva parte della loro alimentazione. Oggi invece per molti stappare una bottiglia di vino è un rituale da occasioni speciali, ma non sempre le aspettative vengono soddisfatte.
Un vino che si fa ricordare è il rosso di Valtellina dell'azienda agricola La Capüscena di Buglio in Monte, un'azienda così piccola che non ha sito internet e non c'è nemmeno sulla guida telefonica. Per trovarla bisogna chiamare il numero di casa:
Lucia racconta la fatica del lavoro sui terrazzamenti sotto un sole che picchia, ma anche la gioia e la soddisfazione di vedere la propria fatica ripagata da un apprezzamento che cresce stagione dopo stagione. Tutto viene fatto in casa, o meglio in cantina, come una volta. Lucia e le sue figlie attaccano pure le etichette, con un improbabile cavallino che non si dimentica, in una dimensione del tutto familiare ed artigianale.
Per finire con un altro proverbio: nella botte piccola sta il vino buono.
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