lunedì, gennaio 14, 2008

Castelli in Valtellina

Come mai la Valle d'Aosta è famosa per i suoi castelli, l'Alto Adige pullula di Schlosshotel mentre in Valtellina troviamo quasi solo ruderi? E' una domanda che sorge spontanea percorrendo questa splendida valle e alzando lo sguardo verso le pendici delle sue montagne costellate dai terrazzamenti. La risposta va cercata nella storia della valle e precisamente in quel terribile ventennio tra il 1620 e il 1639, quando i valtellinesi, guidati da Jacopo Robustelli, si ribellarono ai dominatori grigioni e si unirono al Ducato di Milano sotto la Spagna. Al ritorno dei Grigioni, in seguito ad uno dei tanti ribaltamenti delle alleanze che si susseguirono durante la sanguinosa Guerra dei Trent'anni, i dominatori decisero di smantellare tutte le fortezze esistenti, per evitare che i sudditi potessero servirsene per altre ribellioni. E siccome demolire costava tanto quanto costruire, tolsero semplicemente il tetto e lasciarono che le intemperie pensassero al resto.

Uno tra i pochi che si salvarono è Castello Masegra, che domina dall'altro la città di Sondrio, all'imbocco della Valmalenco, valle che collegava il capoluogo valtellinese alla capitale Coira attraverso il passo del Muretto. Come mai questo castello si salvò e gli altri no? Semplicemente perché era diventato la residenza italiana della più potente famiglia grigiona, quella dei Salis, che già allora commerciavano i potenti vini valtellinesi nelle terre tedesche. Oggi il castello è stato parzialmente restaurato e lo scorso marzo è stato aperto un museo storico sui trecento anni di dominazione grigiona.

1 commento:

marshall ha detto...

Terribili questi Grigioni. Ora ne capisco di più sul perchè della fine della Fortezza di Musso e sul perchè della demolizione di Forte Fuentes.