venerdì, febbraio 08, 2008

Leonardo da Vinci e le terme di Bormio

"In testa alla Valtolina è la montagna di Bormi. Terribili piene sempre di neve; qui nasce ermellini. A Bormi sono i bagni. Valtolina come detto valle circumdata d'alti terribili monti. Fa vini potentissimi e assai e fa tanto bestiame che da paesani è concluso nascervi più latte che vino. Questa è la valle dove passa Adda, la quale corre più che 40 miglia per la Magna."

Così Leonardo da Vinci descrive succintamente la Valtellina nel Codice Atlantico. Gli storici non sono riusciti a rintracciare una prova certa della conoscenza diretta del territorio valtellinese da parte di Leonardo. Si ipotizza che potesse essere al seguito di Bianca Maria Sforza, la bella nipote prediletta dello spregiudicato Ludovico il Moro, andata sposa all'imperatore Massimiliano d'Asburgo, già vedovo della prima moglie. Il matrimonio era stato celebrato per procura nel dicembre del 1493 e la sposa, dovendo raggiungere il marito a Innsbruck, transitò per la valle fermandosi alcuni giorni a Bormio, ospite della famiglia Alberti, prima di affrontare il temibile passo dell'Umbrail.

Il fatto che alcuni elementi essenziali del paesaggio della Magnifica Terra compaiano nella descrizione leonardesca ha fatto pensare ad una conoscenza diretta del territorio. Le montagne incombenti e piene di neve che incutono terrore a chi è abituato al dolce paesaggio collinare toscano, gli ermellini, le terme. E poi ancora altri elementi che fanno pensare al viaggio lungo la valle, come il vino e il bestiame, che ancor oggi rappresentano gli elementi di punta delle produzioni tipiche locali.

Ipotesi suggestive sì, ma certezze anche questa volta non ne abbiamo.

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