Da un po' di tempo non parlo più di Bormio e delle sue vecchie usanze. Passato il Natale, ormai imminente il Capodanno, la stagione si avvia all'Epifania e con questa alla costumanza più singolare della Magnifica Terra: il gabinát.
Questo vocabolo dialettale deriva da Nacht der Geben che in tedesco significa notte dei doni. Dai vespri della vigiglia fino a quelli dell'Epifania, si scatenava infatti una specie di lotta tra gli abitanti dell'alta Valle a chi diceva per primo gabinat. Il vincitore aveva diritto ad un regalo che doveva essere pagato prima del 17 gennaio, festa di Sant'Antonio, quando iniziava il Carnevale.
L'usanza del gabinát è presente anche in altri paesi vicini. A Livigno si dice però Bondì gibinèt, a Semogo ghebinèt, a Cepina e in Valfurva gabinèt.
Questo vocabolo dialettale deriva da Nacht der Geben che in tedesco significa notte dei doni. Dai vespri della vigiglia fino a quelli dell'Epifania, si scatenava infatti una specie di lotta tra gli abitanti dell'alta Valle a chi diceva per primo gabinat. Il vincitore aveva diritto ad un regalo che doveva essere pagato prima del 17 gennaio, festa di Sant'Antonio, quando iniziava il Carnevale.
L'usanza del gabinát è presente anche in altri paesi vicini. A Livigno si dice però Bondì gibinèt, a Semogo ghebinèt, a Cepina e in Valfurva gabinèt.
4 commenti:
per completezza del post, aggiungo che il "gabinat" è in uso anche nel centro valle.
in Sondrio as esempio, il giorno della Befana incontrando un amico, il primo che dà il "gabinat" ha diritto dall'amico che lo subisce, a un caffè o all'aperitivo.
buone feste a tutti
Grazie Giancarlo. In effetti anche nella media valle il gabinat si usa... nessuna traccia invece in Valchiavenna.
Si, confermo che anche a Tirano si usa "fare" il Gabinat... se non mi sbaglio, il giorno prima della Befana.
Bei ricordi di quando da bambini si tornava a casa la sera con la borsa piena di dolcetti e regali vinti col Gabinat.
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