
Quindi con 3 parti di farina di grano saraceno, che si coltiva anche in altura, e una parte di farina bianca si lavora una pasta e la si lascia riposare per una mezzoretta. Si stende una sfoglia spessa qualche millimetro, dalla quale si ritagliano delle tagliatelle lunghe circa10 centimetri. Nel frattempo si mette a bollire un pentolone d'acqua con patate tagliate a cubetti e verza o coste. Si butta la pasta e si fa bollire per una decina di minuti. Nel frattempo si taglia del formaggio scimut o casera giovane a dadini, si scioglie abbondante burro con salvia e aglio e li si lascia dorare. Una volta cotti e scolati i pizzoccheri si dispongono a strati su una teglia. Dopo ogni strato si mette una manciata di formaggio, un po' di burro fuso e una spolverata di parmigiano, terminando con uno strato senza formaggio. Un tempo venivano serviti affogati nel burro, oggi si è un po' più attenti alle calorie e ai trigliceridi, ma restano comunque un piatto unico e non da mangiare tutti i giorni.
Per i virtuosi della cucina consiglio questo sito che è la bibbia sui pizzoccheri.